1. Il mio fratellino superdotato xxl
    Racconti Erotici

    AvatarBy ¿matis il 15 Mar. 2018
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    Il fratellino superdotato xxl


    I miei genitori sono andati in vacanza e a casa siamo rimasti io e mia sorella di 19 anni.

    Mia sorella aveva un ragazzo e approfittando di essere sola voleva portalo in casa per scoparci. State insieme? domando io. Si! Ci siamo conosciuti una settimana fa e ci siamo subito fidanzati."Fidanzati? Ma come parli?" Quasi le ridevo in faccia. Vi conoscete appena! E smettila! Mica sono come te che salto da una fica all'altra.

    Non avevo una ragazza fissa dai tempi del liceo, a che scopo sprecare tutte le mie risorse con una persona sola, quando potevo rendere felici diverse persone e avere tante amicizie speciali?

    Pensai bene di lasciare qualche preservativo in camera di mia sorella, non avrei certo gradito che questo sicuramente inesperto la ingravidasse.

    Quella sera uscii con una mia amica fidanzata, che aveva il ragazzo lontano e che quindi ogni tanto si sentiva un po' inquieta e telefonava me.

    Tornai che erano appena le dieci e mezza e non appena aprii la porta di casa, sentii una forte musica provenire dalla camera di mia sorella.La porta era aperta e la curiosità fu forte, mi misi dietro l'angolo per non farmi sgamare e vidi che lei e il suo ragazzo si stavano baciando.

    Lui le toccava le tette e lei lo palpava sul cazzo."Dai fammi una sega come l'altra volta..." diceva lui."No non posso, non ce la faccio... Come non ce la fai?.

    No non mi va.Dai amore...lo sai che ti voglio. Mi stai facendo aspettare troppo. Ho detto di no. Allora stendiamoci sul letto su, voglio baciarti tutta.Lei si distese e lui fu subito sopra di lei, le tolse la maglietta e alzò la gonna, scoprendo le sue mutandine.

    Inutile dire che io avevo una tale voglia in corpo che il cazzo mi diventò di nuovo duro.Avevo una voglia matta di masturbarmi ma, non potevo, lei era mia sorella.

    Lui intanto si abbassò la cerniera e si tirò fuori il cazzo, iniziò ad andare su e giù sopra di lei mentre la baciava, le leccava il collo, le succhiava le tette.

    Mia sorella aveva due tette piccole ma sode, con le areole piccole e due capezzoli grandi.Non mi ero mai accorto fino a quel momento di quanto potesse essere sexy.Lui le strusciava il cazzo addosso e lei anche si strofinava maliziosa a lui come una gatta in calore.

    "Voglio fare l'amore..." disse lui a un certo punto."Non posso, è così poco che stiamo insieme."E daiii! Io sono il tuo ragazzo non sono mica uno qualunque, voglio fare sesso con te."Uffa, ho detto di no, va bene così.

    "Ma non riesco a venire così! Dai facciamolo, ci sto attento..." e provò a scostarle le mutandine, con il cazzo duro in mano.E basta! Ho detto che non mi va! disse lei scostandolo.Non fare la stronza su, Sono il tuo ragazzo, devi darmi u...

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    Last Post by ¿matis il 18 Mar. 2018
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  2. Scopata con la zia
    Racconti Erotici

    AvatarBy ¿matis il 15 Mar. 2018
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    Scopata con la zia

    Solo una volta ho fatto un accenno con un amico dell'esperienza che avevo vissuto ma dopo poche parole ho capito che dovevo tenermi tutto per me. All'epoca avevo 23 anni, sono un ragazzo alto e 'ben messo' anche li. Si insomma il mio pene ha dimensioni molto generose. A quel tempo devo ammettere che mi masturbavo praticamente tutti i giorni e le mie fantasie erotiche non avevano limiti. Ma la preferita era sempre mia zia, con lei mi facevo delle ... bellissime. A volte mi veniva duro solo a pensarla. Mia zia abitava a pochi isolati da casa mia e quindi ci vedevamo spesso. Una donna di 45 anni, soda con delle tette non grandi ma dei capezzoli che riuscivi sempre a vedere attraverso alla sua vestaglia.

    Non e' sposata, sembra perfino non abbia grande interesse per il sesso. A volte mi sono vergognato perche si accorgeva che la guardavo e cercava di coprirsi. Tutto e' successo una estate, mi ha detto se volevo andare in montagna con lei per una settimana, avrei dovuto aiutarla a sistemare la casa. Non che ne avessi tanta voglia. Anche se era nelle mie fantasie erotiche preferite, per me erano sempre e solo fantasie non avrei mai lontanamente pensato a sfiorarla. Mentre parlavamo ho capito che avrei dovuto dormire nel letto matrimoniale della sua camera perchè l'altro letto non aveva il materasso. Il pensiero di dormire sotto lo stesso lenzuolo mi faceva impazzire, accettai di buon grado di andare in montagna ad aiutarla. Partimmo un sabato mattino con la sua macchina stracarica di cose di ogni genere che doveva portare, la casa era chiusa quasi da un anno. La casa era abbastanza isolata, vicino a un paesino, erano due piccole stanze e una cucina. Il primo giorno facciamo un po di pulizie, la sera mangiamo e andiamo a dormire presto.

    La televisione non c'era. Per primo entro nella stanza, mi tolgo i vestiti e mi metto nel letto. Lei entra, si sposta leggermente dietro al letto per cambiarsi, in modo che non la vedessi. Ovviamente giro leggermente la testa e qualche cosa vedo: delle belle cosce, si infila la vestaglia e entra nel letto. 'Brrrrr che freddo' esclama, 'già, già' dico io. Mi strofina un po una mano sulla schiena, come per scaldarmi e mi da la buonanotte. Inutile dire che il mio pene era diventato come il marmo. Dopo qualche minuto mi viene l'illuminazione!!! Dovevamo passare una settimana, lei ... non credo che ne avesse tanti e quindi non ero solo io a avere voglia. Dovevo riuscire a eccitarla in modo che si lasciasse andare e allora approfittarne per riempirla di ... Fargli vivere una scena di un film porno sarebbe stato certamente arrapante per lei e anche se non avesse provato nessuna attrazione nei mie confronti sarebbe stato un primo passo. Era nel letto girata, mi dava le spalle, non credo che dormisse ancora; era passato trop...

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    Last Post by ¿matis il 15 Mar. 2018
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  3. Sesso con la ex prof

    AvatarBy ¿matis il 15 Mar. 2018
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    Sesso con la ex prof

    Driiin.Sono arrivati, pensò, non senza un sentimento d'ansia, Marta.

    Durante l'attesa era passata dalla angoscia più profonda, ad un sentimento
    quasi di normalità; in fondo era già la quarta volta che venivano a trovarla
    e ormai avrebbe dovuto farci l'abitudine. Ma non era così. Non si era ancora
    abituata a tutto questo.

    Andò ad aprire la porta. Salve signora Loretti - disse prontamente Marco, il più grande del gruppo,vent'anni fatti di fresco. Subito a seguire un coro di saluti dai rimanenti tre ragazzi. Tutti sui
    diciotto.

    Erano un gruppo molto pulito, vestito bene e ben educato (all'apparenza).
    Per questo Marta aveva accettato di incontrarli a casa sua. Non davano nell'
    occhio. Lei era pur sempre una ex professoressa delle medie e dare qualche
    ripetizione, anche se a giovanotti più grandicelli degli alunni che aveva
    avuto, era normale.

    Aveva insegnato solamente per dieci anni. Entrata di ruolo a 26 (una
    miracolata della sua categoria), ne era uscita a quasi 37 anni. Solo un anno
    fa. Stipendio troppo basso e un mestiere che non le piaceva. Troppa
    burocrazia, troppe riunioni, troppi compiti da correggere, e i corsi di
    aggiornamento, e i libri da adottare.

    Le cose erano cambiate molto, però, ultimamente: i soldi scarseggiavano (si
    era di fatto rifiutata di continuare ad insegnare, nella speranza di un
    lavoro migliore; quindi niente pensione) e lei, senza aver trovato uno
    straccio di lavoro, era costretta a fare la casalinga e stare a casa ad
    aspettare il maritino, nonostante la giovane età. Aveva sperato di poter
    lavorare nell'azienda del cognato, ma anche lui ultimamente non se la
    passava per niente bene.

    - Forse tra qualche mese - le aveva detto telefonicamente.

    - Venite, accomodatevi - disse con voce bassa, precedendo il gruppo in
    cucina.

    Sentì i passi lenti dei ragazzi che passavano il corto corridoio d'ingresso
    e la pesante porta blindata che si chiudeva dietro di loro.

    - Grazie - rispose prontamente Marco.

    Il primo a fare il suo ingresso nella piccola stanza di una ventina di metri
    quadri. Gli altri lo seguirono e si sedettero immediatamente, come nervosi
    di rimanere in piedi.

    - Hey! Cosa fate tutti seduti ?! Non siamo mica al cinema - li sgridò
    prontamente il più grande. Tutti lo guardarono sorridendo sotto i baffi.

    - Dai Marco siamo tutti distrutti! Ci fai venire a piedi per paura che
    qualcuno che conosce i tuoi ti riconosca in macchina, pensa che l'hai presa
    di nascosto ai vecchi e lo vada a raccontare a tuo padre. Sei paranoico. -
    lo controbatté prontamente Alberto, il secchione del gruppo.

    - Volete qualcosa ragazzi ? Un bicchiere d'acqua ? - chiese la signora.

    Marta cercava di far...

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    Last Post by ¿matis il 15 Mar. 2018
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  4. Notte di sesso sfrenato con 2 cazzi

    AvatarBy ¿matis il 12 Mar. 2018
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    Notte di sesso sfrenato con 2 cazzi

    Sono Marika, ho 50 anni, divorziata e madre di uno splendido 20enne che studia fuori sede quindi ho praticamente la casa tutta per me quando voglio.

    Pur avendo 50 anni, non sono per niente da buttare, anzi!

    raqgazziQuinta di reggiseno, due tette che stanno ancora su nonostante un naturale appesantimento, fianch larghi e un bel culo, gambe tornite e pelle bruna, quello che si definirebbe un tipico corpo mediterraneo e, di quando in quando, mi diverto ad adescare ragazzi che potrebbero benissimo essere miei figli.
    Ieri per esempio sono andata in discoteca con un paio di amiche e, avvicinatami al bancone del bar per prendere dei drink, ho notato questi due ragazzi, bellocci ma niente di più, che mi fissavano con insistenza il sedere.

    Intrigata dalla situazione, e curiosa di vedere se entrambi sarebbero stati disposti a fare qualcosa di trasgressivo, nell’attesa del drink mi girai e mi appoggiai di schiena al bancone, mettendo volutamente il petto esageratamente all’infuori e quindi lasciano libere le mie tette di svettare attraverso lo scollatissimo abitino bianco che indossavo.
    Inutile dire che ai due ragazzi per poco non uscivano gli occhi fuori dalle orbite e il secondo, un biondino palliduccio e all’apparenza piuttosto anonimo, sputacchiò un po’ della birra che stava bevendo.

    In compenso ciò mi permise di dare un’occhiata alla sua patta, notando che il rigonfiamento che la riempiva si era fatto molto voluminoso.

    Anche l’altro, un brunetto leggermente più affascinante, ebbe una reazione considervole, ma la sua dotazione non sembrava reggere il confronto con l’amico.
    Feci a entrambi un sorrisetto malizioso, presi i drink che avevo ordinato e poi mi diressi al centro della pista da ballo a dimenarmi un po’, lasciando le mie curve giunoniche libere di muoversi e sballonzolare.
    Non fu una gran sorpresa sentirmi subito toccata da qualcuno alle mie spalle, e non lo fu nemmeno vedere che ad avermi avvicinata era il brunetto, sicuramente il più spegiudicato dei due.

    Il biondino ben dotato era invece affianco a me, decisamente più distante, ma la sua patta era ancora bella gonfia.

    Sorrisi ancora una volta, stavolta solo al biondino, mentre dimenavo il culo sulla patta del brunetto alle mie spalle, poi allungai la mano verso il più dotato dei due e me lo posi proprio di fronte, attaccato al mio seno. Lo bacia abbassionatamente ficcandogli la lingua in bocca di forza e contemporaneamente gli strinsi il pacco, constatando come nelle mutande quel ragazzino avesse una vera e propria bestia. Il brunetto, geloso, mi prese i fianchi e sembrò come se mi avesse voluto inculare attraverso i vestiti che ci separavano.
    A quel punto dissi: “Ragazzi, non vi dispiace dividervi le cose, vero?”
    “N..no” rispose il biondino.
    “Dipende però da cosa ci offri”...

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    Last Post by ¿matis il 12 Mar. 2018
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